Sono auspicabili interventi correttivi da parte di Governo e Parlamento per poter attuare un cambiamento correttivo della burocratica catena decisionale gerarchizzata, al fine di realizzare i progetti, cogliendo l’occasione storica per una riduzione strutturale della burocrazia e della lunghezza della catena di comando di molte PA.
É stato più volte segnalato da Codirp che i professionisti coinvolti nella realizzazione dei progetti legati al PNRR devono essere inquadrati adeguatamente, in modo da poter esercitare in autonomia organizzativa e tecnica le proprie competenze e concorrere realmente alle decisioni.
Per quanto riguarda i concorsi pubblici, Codirp ha chiesto che le stesse procedure snelle di quelli in atto al PNRR si applichino anche ai concorsi in essere, per evitare cortocircuiti con persone che hanno già fatto da anni domanda di concorso e che rischiano di entrare in servizio dopo quelli che hanno partecipato a bandi successivi ma più rapidi.
Sulla digitalizzazione, Codirp ha ribadito l’importanza di identificare le esperienze positive che sono state fatte dalla PA in fatto di digitalizzazione , con i POLA , col lavoro agile ecc e di premiare coloro che meglio hanno agito nel senso di una digitalizzazione effettiva delle attività che sono in larga parte digitalizzabili.
Il lavoro agile ha rappresentato uno strumento di prevenzione in fase pandemica ma deve diventare un volano per le riorganizzazioni di ordinamenti, procedure e attività delle PA, oltre che modalità lavorativa alternativa ed equipollente a quella in presenza, anche perché rende possibile risolvere squilibri di personale tra territori diversi e distanti e contribuire ad un miglior bilanciamento tra vita e lavoro.
Per quanto riguarda invece concorsi per incarichi di collaborazione a soggetti esterni e a pensionati, la Codirp ha espresso la propria contrarietà a commistioni di ruoli, in un momento in cui opportunamente si rafforzano codici etici ed altri obblighi per i dipendenti, a maggior ragione questi devono valere ed essere rafforzati per quanto riguarda collaboratori esterni operanti per la PA.
Per quanto riguarda i pensionati, è preferibile una proroga dei rapporti di lavoro dipendente dei pensionandi, anziché affidare loro un incarico consulenziale, generando ulteriore confusione di ruoli obblighi e prerogative.
Da ultimo, si richiama quanto detto dal Presidente Treu circa il regolamento UE 2021/241 che nei consideranda e all’art. 4 fa più volte riferimento alla necessità che i sei pilastri del Next Generation Eu siano utilizzati per creare posti di lavoro di qualità.
Come ricordato dal Presidente del CNEL, il regolamento fa più volte riferimento alla necessità della consultazione dei “portatori di interesse”, parti sociali e soggetti e utenza di riferimento, così che la politica possa far partecipare i cittadini alla catena decisionale, in quanto i cittadini, le assunzioni e le imprese che devono poter esprimere le proprie idee riguardo ad un tema così importante per tutti noi.