Il Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando, ha firmato il decreto ministeriale con cui vengono aggiornati i parametri per i compensi professionali degli Avvocati e lo ha trasmesso al Consiglio di Stato.
Il DM n. 55/2014 contiene gli attuali parametri per il calcolo delle tariffe degli avvocati, ma dal 2018 - se il DM firmato dal Ministro Orlando troverà l'approvazione definitiva - entreranno in vigore importanti novità.
La novità più importante per le tariffe degli Avvocati dovrebbe consistere nell'introduzione di una specifica tabella per le attività di negoziazione assistita e mediazione, attività che - quindi - entrano a far parte, a pieno titolo, dei parametri professionali alla pari delle altre attività giudiziali.
L'aggiornamento dei parametri di calcolo per la liquidazione dei compensi per la professione forense, peraltro, si era reso necessario anche alla luce dell'introduzione dell’equo compenso.
La tabella per le attività di negoziazione assistita e mediazione prevede tre fasi, per ognuna delle quali vengono previsti compensi specifici a seconda dello scaglione di riferimento. Di seguito la Tabella:
VALORE | da 0,01€ a 1.100,00€ | da 1.100,01€ a 5.200,00€ | da 5.200,01€ a 26.000,00€ | da 26.000,01€ a 52.000,00€ | da 52.000,01€ a 260.000,00€ | da 260.000,01€ a 520.000,00€ |
Fase dell’attivazione | 60 | 270 | 420 | 510 | 960 | 1.305 |
Fase di negoziazione | 120 | 540 | 840 | 1.020 | 1.920 | 2.610 |
Conciliazione | 180 | 810 | 1.260 | 1.530 | 2.880 | 3.915 |
Per quanto riguarda le altre novità, più strettamente relative alle attività giudiziali, intanto il decreto pone un freno alla discrezionalità del giudice, il quale in alcuni casi può decidere di ridurre sensibilmente il compenso previsto per l’avvocato. A tal proposito, accogliendo l'appello del C.N.F. di ridurre il potere decisionale del Giudice, il decreto del Ministro Orlando stabilisce che i valori medi potranno essere ridotti dal giudice entro il limite del 50%, percentuale che sale al 70% per l’attività istruttoria.
I compensi, poi, possono essere anche aumentati, con limiti più ampi e maggiori rispetto al vigente decreto.
In allegato: lo schema del decreto, ora al vaglio del Consiglio di Stato.