Nella giornata di ieri, 27 giugno, nell'Aula delle Sezioni Riunite la Corte dei Conti, presieduta dal Presidente Arturo Martucci di Scarfizzi, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, ha pronunciato la decisione nel giudizio sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2016.
Dopo l’intervento introduttivo del Presidente Arturo Martucci di Scarfizzi, la relazione, elaborata dalle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, è stata svolta dal Presidente di Sezione Angelo Buscema e la giornata si è conclusa con la requisitoria del Procuratore generale Claudio Galtieri.
E' stato, in particolare, segnalato come la spending review non abbia rappresento il successo che ci si attendeva, non avendo realmente abbassato il livello della spesa pubblica, per cui si rende necessario pensare ad altre soluzioni.
In particolare, sono state messe in risalto diseguaglianze pericolose nel comparto della sanità e, più in generale, significativi problemi di conflitti di interesse.
E' stato, poi, anche rimarcato dal Presidente relatore il ruolo “della dirigenza amministrativa, che è chiamata ad una più intensa e rilevante collaborazione, non più soltanto come soggetto attuatore delle scelte politiche di allocazione delle risorse, ma, in via addirittura primaria, come soggetto che, con le proprie proposte che trovano fondamento nell’esperienza professionale, contribuisce alla definizione degli obiettivi di una revisione qualitativa "strutturale" e "permanente" della spesa, nel segno di una maggiore efficienza e di un più marcato orientamento dell’amministrazione all’efficacia della propria azione”.
In allegato i documenti che vanno a comporre il giudizio di parificazione (tratti da www.corteconti.it).