È giunto a conclusione con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale l'iter − iniziato lo scorso febbraio − per l'adozione di due dei più attesi decreti delegati sulla riforma della p.a.: il decreto che riscrive in più parti il Testo Unico sul pubblico impiego del 2001 e quello che interviene sulla disciplina della misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici dettata dal decreto legislativo n. 150 del 2009.
In particolare, è stato pubblicatop in G.U. il decreto legislativo n. 74 del 2017, che interviene sulla disciplina della misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici, introducendo una serie di modifiche al citao d. l.vo n. 150/2009, in attuazione dlela legge n. 124/2015.
Tra le innumerevoli modifiche operate con il decreto in questione, in particolare si richiama la modifica dell'art. 3 del d. l.vo n. 150/2009, nel quale sono indicati i principi generali in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della performance.
Al riguardo, è in primo luogo ribadito che ogni amministrazione è tenuta ad adottare il sistema di valutazione nel rispetto del quadro normativo del decreto e degli indirizzi del DFP.
Si stabilisce che la performance va misurata e valutata con riferimento all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti o gruppi di dipendenti. Viene inoltre chiarito che il rispetto delle norme sulla valutazione della performance non solo costituisce condizione necessaria per l'erogazione di premi e componenti del trattamento retributivo legate alla produttività, ma rileva anche ai fini del riconoscimento di progressioni economiche, dell'attribuzione di incarichi di responsabilità al personale e del conferimento degli incarichi dirigenziali.
La valutazione negativa delle performance rileva anche ai fini dell'accertamento della responsabilità dirigenziale.
In allegato il testo del d. l.vo n. 74/2017 ed il testo del d. l.vo n. 150/2009 come modificato dal primo decreto.