FLEPAR Inail formula proposte operative per una PA a servizio di cittadini ed imprese, a sostegno del mondo impresa-lavoro e delle PMI. Sviluppa le competenze interdisciplinari dei professionisti pubblici per riforme: PA, sicurezza sul lavoro, giustizia, legalità, prevenzione della corruzione.

Ad attività sindacale FLEPAR affianca una intensa attività propositiva e di studio, fornendo contributi in materie strettamente correlate ai compiti istituzionali Inail: si pone come un laboratorio di idee e progetti caratterizzato da un approccio concreto, frutto dell'esperienza diretta sul campo.

Associazione apolitica e senza scopo di lucro, con carattere sindacale, col fine di tutelare interessi giuridici, economici, e funzione, professionalità, dignità e autonomia dei Professionisti Inail.
Interlocutore sindacale dell'Amministrazione, siede con piena legittimazione a tutti i tavoli sindacali.

Nel corso della storia di FLEPAR Inail abbiamo compreso che non sempre è sufficiente avere una buona idea, svilupparla e proporla nelle giuste sedi ma è altrettanto importante la modalità con la quale questa iniziativa viene veicolata e comunicata. Ci siamo resi conto che una comunicazione adeguata e moderna costituisce un valore aggiunto.

Approvata la legge a tutela dei "whistleblower". L'Anac predispone un ufficio apposito per le segnalazioni.

Sulla G.U. n. 291 del 14 dicembre 2017 è stata pubblicata la legge sul "whistleblowing", che entrerà in vigore il prossimo 29 dicembre.

Si tratta della legge recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato" (n.179/2017). La legge, nel tutelare i "whistleblower", prevede che il dipendente che segnali un illecito, oltre ad avere garantita la rioservatezza sull'identità, non possa essere sanzionato, demansionato, licenziato o trasferito. Nel caso in cui un'Amministrazione adotti misure ritorsive in seguito alla segnalazione, l'ANAC informerà il Dipartimento della Funzione pubblica per gli eventuali provvedimenti di competenza e potrà irrogare sanzioni da 5.000 a 30.000 euro nei confronti del responsabile, mentre - in caso di licenziamento  il lavoratore sarà reintegrato nel posto di lavoro.

Nessuna tutela, invece, sarà garantita in caso di condanna, anche con sentenza di primo grado, per i reati di calunnia, diffamazione o comunque commessi tramite la segnalazione e anche qualora la denuncia, rivelatasi infondata, sia stata effettuata con dolo o colpa grave.

Per rispondere ai nuovi compiti assegnati dalla legge, l’Anac sta predisponendo apposite linee guida per la gestione delle segnalazioni e istituirà un apposito ufficio che si occuperà in via esclusiva del whistleblowing.