FLEPAR Inail formula proposte operative per una PA a servizio di cittadini ed imprese, a sostegno del mondo impresa-lavoro e delle PMI. Sviluppa le competenze interdisciplinari dei professionisti pubblici per riforme: PA, sicurezza sul lavoro, giustizia, legalità, prevenzione della corruzione.

Ad attività sindacale FLEPAR affianca una intensa attività propositiva e di studio, fornendo contributi in materie strettamente correlate ai compiti istituzionali Inail: si pone come un laboratorio di idee e progetti caratterizzato da un approccio concreto, frutto dell'esperienza diretta sul campo.

Associazione apolitica e senza scopo di lucro, con carattere sindacale, col fine di tutelare interessi giuridici, economici, e funzione, professionalità, dignità e autonomia dei Professionisti Inail.
Interlocutore sindacale dell'Amministrazione, siede con piena legittimazione a tutti i tavoli sindacali.

Nel corso della storia di FLEPAR Inail abbiamo compreso che non sempre è sufficiente avere una buona idea, svilupparla e proporla nelle giuste sedi ma è altrettanto importante la modalità con la quale questa iniziativa viene veicolata e comunicata. Ci siamo resi conto che una comunicazione adeguata e moderna costituisce un valore aggiunto.

Osservazioni e proposte di FLEPAR Inail sul documento di ANAC e MEF sulle Linee guida in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza per gli enti privati controllati dalla P.A.

Alla fine di dicembre 2014 l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) hanno approvato e pubblicato un documento in cui venivano tracciati i principali indirizzi a cui si devono attenere le Linee guida volte ad orientare gli Enti di diritto privato controllati e partecipati, direttamente e indirettamente, da Pubbliche Amministrazioni ed Enti Pubblici economici nell’applicazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza di cui alla legge n. 190/2012.

Dette Linee guida contengono anche indicazioni sulla predisposizione del Piano di prevenzione della corruzione e sull’attuazione della disciplina sulla trasparenza prevista dal D. leg.vo n. 33/2013.

Come indicato dall’Autorità, “consapevole della rilevanza e dell’estensione del fenomeno degli enti di diritto privato controllati o partecipati, non solo a livello centrale, ma anche a livello regionale e locale, l’A.N.AC. ha ritenuto di sicura importanza poter acquisire osservazioni e contributi da parte di tutti i soggetti interessati”, prevedendo, quindi, la possibilità per chi fosse interessato di inviare un documento con proposte integrative del documento in questione.

Come noto, FLEPAR INAIL è, da sempre, molto sensibile ed attenta a questi temi, così come è sempre tesa a fornire proposte concrete e finalizzate a costruire una Pubblica Amministrazione efficiente, trasparente e rispettosa della legalità.

In questa ottica abbiamo inviato un documento con osservazioni e contributi. In particolare abbiamo evidenziato la necessità di meglio pubblicizzare i compensi  sugli incarichi dirigenziali e sulle collaborazioni e consulenze, proponendo, in particolare, l’obbligatorietà di un’annotazione sull’esclusività o meno degli incarichi e dei rapporti libero professionali o di collaborazione coordinata e continuativa, precisando gli ulteriori lavori, attività e rapporti coesistenti.

Inoltre, con riguardo alla selezione del personale, abbiamo evidenziato la necessità di prevedere l’indicazione di principi generali, oggettivi e predeterminati, cui attenersi nell’acquisizione del personale dipendente, con indicazione di tutte le selezioni per i conferimenti di incarichi apicali per i dipendenti e di tutte le commissioni, anche di soggetti esterni, a vario titolo nominate.

Da ultimo, considerato che la permanenza di un medesimo soggetto in una posizione dirigenziale per diverso tempo, consolidando il proprio potere e la conoscenza dei processi, è ritenuto uno dei maggiori fattori di rischio corruttivo, abbiamo suggerito l’opportunità di prevedere, accanto allo strumento della prevenzione, anche la possibilità che l’incarico dirigenziale e non dirigenziale, apicale di vertice sia di durata temporanea (anche con la previsione di una determinata durata pluriennale) con cessazione automatica e senza possibilità di rinnovo e con previsione esplicita di divieto di conferimento di incarico, anche gratuito, in altra società collegata o, ancor più, nella PA controllante almeno per un certo numero di anni.