FLEPAR Inail formula proposte operative per una PA a servizio di cittadini ed imprese, a sostegno del mondo impresa-lavoro e delle PMI. Sviluppa le competenze interdisciplinari dei professionisti pubblici per riforme: PA, sicurezza sul lavoro, giustizia, legalità, prevenzione della corruzione.

Ad attività sindacale FLEPAR affianca una intensa attività propositiva e di studio, fornendo contributi in materie strettamente correlate ai compiti istituzionali Inail: si pone come un laboratorio di idee e progetti caratterizzato da un approccio concreto, frutto dell'esperienza diretta sul campo.

Associazione apolitica e senza scopo di lucro, con carattere sindacale, col fine di tutelare interessi giuridici, economici, e funzione, professionalità, dignità e autonomia dei Professionisti Inail.
Interlocutore sindacale dell'Amministrazione, siede con piena legittimazione a tutti i tavoli sindacali.

Nel corso della storia di FLEPAR Inail abbiamo compreso che non sempre è sufficiente avere una buona idea, svilupparla e proporla nelle giuste sedi ma è altrettanto importante la modalità con la quale questa iniziativa viene veicolata e comunicata. Ci siamo resi conto che una comunicazione adeguata e moderna costituisce un valore aggiunto.

Pubblicata la Comunicazione della Commissione Europea a Parlamento e Consiglio Europeo, relativa ad un quadro strategico della UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014- 2020.

Una nuova comunicazione della Commissione UE fissa i principali obiettivi strategici e una serie di azioni per promuovere la salute e la sicurezza dei lavoratori per gli anni 2014/2020.

La Commissione, pur riconoscendo i passi avanti fatti dalle legislazioni nazionali nel periodo 2007/2012 che ha determinato una sensibile riduzione degli infortuni sul lavoro con inabilità temporanea minima superiore a 3 giorni, ritiene che si possa fare ancora di più tenuto conto dei vantaggi che un'efficace sistema di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro determina per il sistema economico e sociale nel suo complesso.

Vengono perciò individuate 3 sfide:

  • rafforzare la capacità di PMI e microimprese di mettere in atto misure di di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti; in aggiunta alla diffusione delle buone prassi e tenuto conto che le PMI e le microimprese hanno caratteristiche ed esigenze diverse dalle imprese di grandi dimensioni, i responsabili delle politiche in materia di SSL vengono invogliati a ricorrere a soluzioni più semplici e più efficienti indipendentemente dalle dimensioni dell'impresa semplificando la legislazione e fornendo orientamenti e sostegno su misura alle microimprese e alle piccole imprese per agevolarne la valutazione dei rischi;
  • migliorare la prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti; partendo dalla rilevanza delle neoplasie professionali e pur riconoscendo quanto fatto gia in tema di rischio chimico, la Commissione ritiene necessario continuare a dedicare un'attenzione particolare alle patologie causate dall'amianto, al cancro, alle malattie polmonari, alle malattie della pelle, all'asma e ad altre patologie croniche; anche i rapporti tra nuove tecnologie e organizzazione dei luoghi di lavoro ed i rischi tipici di mansioni svolte prettamente da lavoratrici vengono ritenuti meritevoli di particolare attenzione;
  • cambiamenti demografici determinati dall'allungamento della vita lavorativa; partendo dalla constatazione che la quota di lavoratori anziani in crescita rispetto a quella dei lavoratori giovani, la Commissione ritiene necessario garantire alla forza lavoro, che è sempre più diversificata, un ambiente sano e sicuro per tutta la durata della vita lavorativa; occorrono inoltre misure per la reintegrazione e la riqualificazione che consentano il rapido ritorno al lavoro dopo un incidente o una malattia, per evitare l'esclusione permanente dei lavoratori dal mercato del lavoro.

La Commissione propone pertanto una serie di azioni, da attuare o sviluppare in stretta collaborazione con gli Stati membri, le parti sociali e gli altri soggetti interessati:

  • Ulteriore consolidamento delle strategie nazionali;
  • Agevolazione dell'adempimento degli obblighi di legge in materia di SSL, in particolare da parte delle microimprese e delle piccole imprese;
  • Migliore applicazione della legislazione in materia di SSL da parte degli Stati membri;
  • Semplificazione della legislazione esistente;
  • Iniziative per affrontare l'invecchiamento della forza lavoro e i nuovi rischi emergenti, prevenzione delle malattie professionali e legate al lavoro;
  • Miglioramento della raccolta dei dati statistici e sviluppo della base di informazioni;
  • Migliore coordinamento degli sforzi dell'UE ed internazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e assunzione di impegni con le organizzazioni internazionali.

Gli Stati membri sono inoltre incoraggiati a utilizzare il FSE e altri fondi strutturali e di investimento europei per finanziare iniziative a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro 

In conformità alle disposizioni del trattato, la Commissione ricorda come le parti sociali dell'UE svolgono un ruolo importante nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro e nella promozione di un ambiente sano e sicuro in Europa; afferma pertanto che continuerà a sostenere l'operato delle parti sociali dell'UE e dei loro affiliati nazionali in relazione alle politiche in tema di salute e sicurezza sul lavoro nell'ambito dei loro programmi di lavoro autonomi. 

Da ultimo, ma non per importanza, la Commissione riconosce l'importanza di adottare un efficace sistema di comunicazione sfruttando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, di internet e dei social network.